Nevernight (The Nevernight Chronicle, #1)

Ho iniziato questa saga perché qui su goodreafs ad un certo punto (due-tre anni fa?) ha spopolato e avevo bisogno di una storia che mi prendesse.

Il primo capitolo è veramente un po' uno shock, sia per il linguaggio basso che per la struttura. Ci sono due eventi narrati in parallelo in maniera superba, qualitativamente lo sforzo narrativo si vede. Andiamo: la prima volta della protagonista e il suo primo assassinio sono raccontati di pari passo; in uno a colare è il risultato dell'atto, nell'altro è il sangue. Ma proprio che usa le stesse espressioni prima per l'uno e poi per l'altro alternando i paragrafi. Ma che meraviglia una narrativa con impegno!

I capitoli successivi diventano meno elaborati, ma comunque l'esistenza di questo autore che vive nelle note (non nuovo, certo, ma mai così strano) è passato dal darmi fastidio all'essere desiderato nei capitoli meno annofati.

Ora via con il secondo!

I did not finish this book.



Here is the reason:



The writing is atrocious (to me, who knows, you might like it), the plot convoluted and barely detectable between the clusterfuck of prose. With an inexplicably small (borderline unreadable) font size and tons of footnotes about various mundane details in made-up high-fantasy history felt condescending and pretentious and so monotonous, not to mention like a crime against sentences. The sex scenes made me cringe (and I’ve read Jay Kristoff described as a male author capable of writing full, realistic female characters, but after the way Mia sexualized, I must beg to differ).



It is what happens, a man writes a book with a female protagonist. She would have absolutely no healthy friendships with women. Nonstop description of how beautiful her body part is, and the terrible smut that goes with it.



Kristoff was trying too hard to make this book grand. I had high hopes for this book, but unfortunately they did not meet.



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