328 pages
Italian language
Published July 12, 2021 by L’Impatience.
"Chi è Claudio Lavazza lo si intuisce fin dalla prima pagina di questo libro: le azioni di cui è accusato parlano chiaro. Un ribelle, anarchico, guerriero, espropriatore, che ha partecipato, insieme a tanti giovani della sua generazione, al tentativo di cambiare la società e il mondo, assumendosi tutta la responsabilità di farlo con gli strumenti che riteneva adeguati. La sua biografia non è soltanto una testimonianza in più sulla lotta armata di fine anni Settanta inizio anni Ottanta, ma è anche il ritratto di un uomo che, caso piuttosto raro, nella stagione di spietata repressione dell’insorgenza armata in Italia, non si rifugia all’estero per accomodarsi tra le promesse di governi più o meno garantisti, non accetta la condizione di rifugiato politico, ma prosegue la sua lotta Oltralpe, mettendo in pratica con lucida coerenza i princìpi dell’internazionalimo proletario e dimostrando che, proprio come l’ingiustizia e la disuguaglianza, anche l’urgenza di combatterle …
"Chi è Claudio Lavazza lo si intuisce fin dalla prima pagina di questo libro: le azioni di cui è accusato parlano chiaro. Un ribelle, anarchico, guerriero, espropriatore, che ha partecipato, insieme a tanti giovani della sua generazione, al tentativo di cambiare la società e il mondo, assumendosi tutta la responsabilità di farlo con gli strumenti che riteneva adeguati. La sua biografia non è soltanto una testimonianza in più sulla lotta armata di fine anni Settanta inizio anni Ottanta, ma è anche il ritratto di un uomo che, caso piuttosto raro, nella stagione di spietata repressione dell’insorgenza armata in Italia, non si rifugia all’estero per accomodarsi tra le promesse di governi più o meno garantisti, non accetta la condizione di rifugiato politico, ma prosegue la sua lotta Oltralpe, mettendo in pratica con lucida coerenza i princìpi dell’internazionalimo proletario e dimostrando che, proprio come l’ingiustizia e la disuguaglianza, anche l’urgenza di combatterle non conosce frontiere. Con una ferrea disciplina e una cosciente determinazione, non pensa ad arricchirsi e a sistemarsi, nonostante gli espropri per i quali è stato condannato abbiano fruttato bottini più che allettanti. Prosegue la sua lotta affrontando le difficoltà di ogni esiliato e di ogni perseguitato. Claudio pretende non venga tirata una riga sulla sua esperienza, che mai considera conclusa, nemmeno quando, nel dicembre del 1996, a Cordoba, viene ferito in un conflitto a fuoco e poi arrestato: la sua battaglia prosegue anche in carcere. In quel “carcere dentro il carcere” che è il regime Fies dello Stato spagnolo, al quale è sottoposto per un lunghissimo periodo. Un’esperienza di oltre quarant’anni, che unisce senza ripensamenti le lotte di ieri a quelle di oggi, con una visione concretamente internazionalista e ostinatamente radicale. Attraverso i suoi racconti, Claudio ci trasmette la forza che ha animato le sue battaglie, messe a dura prova dall’esilio prima e dal carcere fino ai giorni nostri, senza perdere quell’entusiasmo che gli ha permesso di affrontare, giorno dopo giorno, l’isolamento e la tortura della reclusione."